05-12-2021 Mentre qua in Lombardia i Comuni lombardi si dilettano con le opere artistiche dei dissidenti per i diritti umani (vedi Brescia, ma sicuramente la giunta milanese condivide la passione per l’indipendenza islamista dello Xiinjang) ed il resto del mondo è stronzo secondo i nostri democratici canoni, il progresso cinese va avanti per i diritti dei poveri scemi e kattivi cittadini sostenitori del PCC, con l’inaugurazione del nuovo treno che sarà la prima linea ad alta velocità che collega Vientiane, la capitale del Laos, a Kunming, metropoli nel sud della Cina.
Giacché, siccome sono komunisti e quindi kattivi, mentre noi europei siamo buoni, dovevano rimanere a zappare i campi di riso con le biciclette.


03-12-2021 La neo “assessora” ai servizi civici del Comune di Milano, Gaia Romani, cambia la targa del suo ufficio da “Assessore” a “Assessora”. “Il cambiamento parte dalle piccole azioni”, dice. Personalmente mi preme di dire solo queste frasi:<<Io ASSESSORO, tu ASSESSORI, ella ASSESSORA. Assessorando l’assessorato, assessoreremo l’assessorabile.>>


30-11-2021 SU LUKASHENKO E LA CRISI DEI MIGRANTI
Si può pensare quello che si vuole, se vi è comodo vedere il cinismo fatelo.
Può anche essere, ma il politico Lukashenko sa benissimo i danni che Europa e Stati Uniti da decenni vogliono arrecare all’economia della Bielorussia. E presenta, di certo non grazie alla Bielorussia ma alle decine di guerre in medio oriente avviate dagli Stati Uniti e da vari alleati europei (Polonia compresa), un conto morale e umano scottante.
Il punto è che ai nostri governanti euroatlantici di destra liberale e di pseudo sinistra, con le loro facce pulite e le loro sporche coscienze, non va proprio giù che un personaggio politico che credevano il reietto della loro comunità internazionale gli stia facendo fare una globale figura meschina.
È vero che vi sono stati voli dal Medio Oriente della compagnia aerea Belavia, ma ci deve essere una condizione di necessità per fare si che intere famiglie prendano quei voli, condizioni generali di necessità dettate da guerre che la Bielorussia non ha né mai voluto né mai avvallato in sede internazionale.
E in ogni caso a più riprese è stato dichiarato che se i migranti lo ritengono, possono essere riportati nei paesi di origine. È un dramma, probabilmente un disastro generale di più parti in causa. Ma non è Lukashenko il principale problema per il mondo. Siamo noi il principale problema.


29-11-2021 SULLE DICHIARAZIONI DI MARIO MONTI DEL 28 NOVEMBRE
«Bisogna trovare delle modalità meno democratiche nella somministrazione dell’informazione, in una situazione di guerra si devono accettare delle limitazioni alle libertà». Queste le parole che il Senatore a vita Mario Monti ha pronunciato la sera del 28 novembre in televisione.
Le parole di Monti sono gravissime. Penso che molti a sinistra sulla questione green pass hanno sbagliato i tempi, perché hanno contribuito ad esacerbare la divisione fittizia che non doveva sussistere su un tema di salute pubblica, agevolando infiltrazioni di gente scapestrata o di estremisti di destra nei cortei contro il Green Pass.
Ma detto ciò, il tema della democrazia non è sparito. Ora è la fase 2, quella dove il tema non è il vaccino, che va promosso come strumento ma con i dovuti modi e un approccio non militare ma umano; il Ma detto ciò, il tema della democrazia non è sparito. Ora è la fase 2, quella dove il tema non è il vaccino, che va promosso come strumento ma con i dovuti modi e un approccio non militare ma umano; il vero tema è la gestione della democrazia, del lavoro, delle risorse. E ora va preparata la mobilitazione.

11/11/2021 Ormai sarà dal 2006-2007 che in svariate forme e modi, dai primi tempi di quando frequentavo Scienze Politiche a Milano fino ai giorni nostri, vado dicendo, e con me molti altri, che occorreva costruire nuovi ponti con il blocco euroasiatico, dalla Russia, alla Cina, all’Iran, passando per tanti stati alcuni oggi ancora in guerra e certo non per responsabilità delle potenze asiatiche. La pandemia del Covid ha solo acuito questi passaggi storici, ha velocizzato delle dinamiche di relazione economica e anche le relative contromisure messe in campo dal vecchio blocco atlantico. Ma in particolare mi fa sorridere amaramente questo urlare alla dittatura, al controllo, al modello cinese come negativo detto dagli ultraliberisti del paraculismo no green pass da una parte, e il dileggio russofobico e sinofobico dei gruppi di potere elitari pro vax dall’altra, salvo poi fare affari in Asia a tutto spiano e cogliere l’occasione degli utili idioti alla Puzzer per vietare le manifestazioni di ogni ordine e grado. La situazione è grave e complessa, e in tutto questo occorre(va) equilibrio. Quell’equilibrio tra il nostro ordine costituzionale garante di libertà consapevoli e solidali, e la tempesta del nuovo mondo multilateralista e in competizione non globale come intendevamo negli anni novanta del secolo scorso, ma in competizione intercontinentale tra potenze di quelle dimensioni.
Inglese, russo e cinese bisognava imparare come lingue. Tedesco e arabo in secondo luogo. Nel 2006 qualcuno capiva, qualcuno ridacchiava. Ma soprattutto ridacchiavano del mio concetto di “dedizione” alla politica, della mia ferma e risoluta lotta a ogni forma di rampantismo, di paraculaggine. Perché non si tutela uno Stato in un mondo in subbuglio con queste caratteristiche che fatico a definire qualità. Tuteli le tue terga, al massimo, ed è quello che sta succedendo, perché come Italia nessuna grande forza politica ha una strategia precisa su cosa fare, oggi.